Moonlight Cinemas

Hai presente il vicino di poltroncina, si, quello che ha acquistato una quantità industriale di pop corn, sai già che frugherà in quel maledetto bicchierone di carta e sgranocchierà per due ore senza sosta. La vedi quella coppia di ragazzini, si sono messi in disparte, nell’angolino più buio, quasi non riesci a distinguere chi è l’uno e chi è l’altro, tanto che sono avvinghiati.

Le luci si spengono, lo schermo si illumina, inizia il film, in sala c’è sempre quello che commenta tutto ad alta voce, ad iniziare dai titoli.

In questo luogo non funziona così, o meglio, non funziona più così, non c’è nessuno seduto affianco a te, non ci sono innamorati  vogliosi di privacy e non ci sono critici cinematografici improvvisati. A dire il vero non c’è proprio nessuno, non passano gli ultimi blockbusters e non c’è neppure uno schermo intero dove proiettarli.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Tutto è passato nelle mani di una nuova società: la “Vandali e distruttori Srl”.

Aggirandosi per i corridoi di questo gigante ferito non si vedono altro che vetri infranti, locandine incendiate, pizze sbobinate che creano serpenti lunghi decine di metri, nella sala del bar si cammina su un tappeto di mais mentre dietro il banco sembra che ci sia stato il terremoto.

Le sale, ce n’è di varia capienza e fattura, sembrano ancora accoglienti, le poltroncine pulite e morbide, i pesanti tendoni blu elettrico lasciano filtrare solo pochi raggi di luce che paiono lame a squarciare il buio assoluto, i macchinari, ancora caricati con le bobine, sembrerebbero pronti a ripartire alla pressione di un tasto. E ancora pizze di film e trailer gettati ovunque, non basterebbe una giornata per leggere tutti i titoli.

Un altro lungo corridoio termina in una grande sala con una volta altissima, probabilmente usata per concerti e feste da ballo, il palco è ancora lì, ricoperto dal suo telo nero e non calpestato da nessun complesso da almeno tre anni.

Già, sono passati tre anni da quando il sindaco della cittadina, preoccupato per i lavoratori della struttura, scriveva “non credo comunque ci siano problemi per le aziende che hanno in affitto i vari locali”. Fatto sta che di lì a poco tutta la struttura, che comprendeva anche un albergo, fu posta sotto sequestro nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio e infiltrazioni di stampo camorristico. Il cinema il quale era in quel periodo temporaneamente chiuso per una ristrutturazione, non fu mai più riaperto.

All’inizio del 2015, un rogo appiccato, dolosamente o accidentalmente, alla zona biglietteria ha rischiato di mandare in fumo tutta la struttura e tutte quelle ad essa adiacenti, tra l’altro ancora attive e funzionanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *